In questo articolo vediamo come realizzare il controsoffitto di una stanza in cartongesso. E nello specifico del nuovo ufficio dell’amico Matteo. Infatti questa è la quarta puntata di una serie che vede la realizzazione completa di una nuova stanza fatta con questo metodo costruttivo a secco. Finora abbiamo visto:
Cliccando sulle voci dell’elenco puoi leggere gli articoli precedenti per capire tutto il lavoro fatto prima del controsoffitto e trovare altre informazioni sul sistema che abbiamo utilizzato.
Struttura per controsoffitto in cartongesso
Come realizzare il controsoffitto di una stanza in cartongesso? Anche nel caso di questo elemento abbiamo bisogno di assemblare una struttura su cui avvitare le lastre di cartongesso.
Si tratta di una struttura in acciaio a U posizionata a reticolo con una serie di traversi che vanno ad incrociarsi perpendicolarmente fra loro e tutti ancorati lateralmente alle pareti tramite un profilo con la stessa sezione disposto lungo tutto il perimetro della stanza.
Praticamente con l’aiuto della livella laser abbiamo fissato all’altezza desiderata i profili a U avvitandoli alle pareti. Successivamente, partendo da questo perimetro, abbiamo posizionato i montanti trasversali ad una distanza di interasse di 60 cm in modo da rispettare le dimensioni delle lastre in cartongesso larghe 120 cm.
Infatti su questa intelaiatura andremo poi a fissare proprio i pannelli che comporranno il controsoffitto. Inoltre questi montanti in acciaio, saranno resi ancora più resistenti e sufficientemente robusti grazie un sistema che li collega ai travi in legno lamellare che abbiamo montato nella seconda puntata.
Si tratta di ganci di sospensione antivibranti che permettono di regolare l’altezza del montante e metterlo in bolla. Per congiungere fra loro i montanti nel senso della lunghezza per coprire tutta la superficie del controsoffitto abbiamo usato dei giunti appositi.
Per rendere la struttura ancora più sicura e robusta abbiamo fatto in modo che queste giunzioni non capitassero tutte allineate, ma le abbiamo sfalsate un po’ come si fa con i mattoni di un muro per renderlo stabile. Inoltre abbiamo unito fra loro montanti inferiori (secondari) e superiori (primari) con delle clip.
Isolante per controsoffitto in cartongesso
Una volta completata la struttura per il controsoffitto siamo passati all’installazione dell’isolante. Così come per le pareti abbiamo inserito delle lastre di isolante Isover all’interno della struttura.
Si tratta del feltro acustiPAR 4+ che è facilissimo da stendere perché venduto in rotolo molto lungo che ci ha consentito di installarlo in pochi minuti. Questo materiale è un ottimo isolante dall’umidità e dai rumori oltre ad essere ovviamente certificato e in piena regola per quanto riguarda le disposizioni ministeriali.
Montaggio lastre controsoffitto in cartongesso
Finalmente eccoci al montaggio delle lastre in cartongesso! In questo caso abbiamo optato per la lastra Gyproc Habito Activ’Air che ha al suo interno una tecnologia che serve per l’abbattimento dei composti organici volatili tra cui la formaldeide.
Questo contribuisce a migliorare la qualità dell’aria degli ambiente in cui viene installata. Nel nostro caso siamo riusciti a montare in modo agevole delle lastre molto grandi grazie a un alza lastre meccanico.
Se non lo avete a disposizione potete noleggiarlo o usare delle lastre di dimensioni più piccole e, facendovi aiutare da un amico e usando supporti in legno autocostruiti, riuscirete a montarle tranquillamente.
Il fissaggio delle lastre alla struttura realizzata in precedenza è identico a quello che abbiamo impiegato nella realizzazione delle pareti: semplici viti da cartogesso. Per vedere tutta la realizzazione del controsoffitto in cartongesso puoi guardare il video relativo sul mio canale YouTube.
Questo articolo è stato realizzato in collaborazione con Saint-Gobain. Ovvero azienda di riferimento nella produzione e distribuzione di materiali per la sicurezza e comfort abitativo, e con il sistema Gyproc.