La prima ruota il disco seguendo a un’orbita, una circonferenza, mentre la seconda oltre a disegnare questo movimento ruota l’elemento per smerigliare su se stesso. Ecco la differenza tra levigatrice orbitale e rotorbitale. Ma basta questo per chiudere la pratica e dare informazioni a chi cerca uno strumento per semplificare e velocizzare la smerigliatura? Come fare un acquisto adeguato alle proprie necessità?
In primo luogo devi valutare un punto: la differenza tra levigatrice orbitale e rotorbitale è tale da suggerire, in alcuni casi, l’acquisto di entrambe le macchine. Per quale motivo? Perché in diverse situazioni si consiglia di avere entrambe le soluzioni in officina? Ecco quello che devi sapere per muoverti in autonomia.
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Cos’è e a cosa serve la levigatrice orbitale
Questo strumento è sicuramente uno dei più noti e utilizzati nel campo delle lavorazioni sul legno. Il suo obiettivo è semplice: consente di asportare sottili strati di materiale grazie al movimento di una piastra.
Alla quale si aggiunge un foglio di carta abrasiva, che svolge un movimento orbitale (da qui prende il nome) intorno a un perno centrale. Questa combinazione la rende adeguata a lavori poco impegnativi, di superficie.
La forma della levigatrice orbitale può essere rotonda, rettangolare o triangolare e può essere usata non solo sul legno ma anche su altre superfici da carteggiare. Funziona bene per i lavori poco impegnativi, anche se molto dipende dalla potenza e dai giri al minuto: l’ideale è rimanere tra i 260 Watt e i 24.000 giri al minuto.
Cos’è e a cosa serve la levigatrice rotorbitale
Un occhio poco attento può confondere questi attrezzi ma chi opera da tempo con carta vetrata, verniciatura, mobili e restauri di varia natura conosce bene la differenza tra levigatrice orbitale e rotorbitale.
Nello specifico, quest’ultima soluzione è pensata per svolgere un lavoro diverso con la piastra alla quale si collega l’elemento abrasivo. La superficie – che può essere sempre di forme differenti in base alla necessità dell’operazione – oltre a muoversi intorno a un’orbita ruota anche su se stesso. Il risultato?
Questo fa della levigatrice rotorbitale adeguata a lavori impegnativi in cui bisogna carteggiare grandi superfici e in profondità. Non è adatta ai lavori di rifinitura perché rischia di essere troppo incisiva e tende a rovinare le superfici che non hanno bisogno di un grande impegno dal punto di vista del movimento.
Differenza tra levigatrice orbitale e rotorbitale
Entrambe servono a levigare, togliere la vernice e strati di materiale. Ad esempio, se devi verniciare il legno puoi usare questi attrezzi per preparare la superficie. Solo che la levigatrice orbitale è perfetta per piccoli lavori, dettagli. Magari per tavole e assi che hanno bisogno di una leggera passata di carta abrasiva.
Di conseguenza è anche più facile da usare per chi è alle prime armi. La levigatrice rotorbitale, invece, impone una conoscenza approfondita delle dinamiche necessarie per passare la carta senza rovinare la superficie. Ma è uno strumento per eliminare grandi quantità di materiale da superfici ampie. Magari anche curvate.
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Consigli per acquistare questi attrezzi
Se stai cercando un metodo per verniciare il legno devi prima togliere la vecchia pittura. Questo significa sverniciare nel modo adeguato (ecco la guida su Mattley) e in questi casi una levigatrice può fare la differenza, orbitale o rotorbitale che sia. Ricordala di acquistare un modello con una potenza adeguata alle tue esigenze e poco impegnativo in termini di rumore, vibrazione impugnatura. Cos’altro devi sapere?
Assicurati che l’attacco per la carta abrasiva sia solido e ben strutturato, e se le esigenze d’uso sono differenti puoi acquistare un modello con piastra intercambiabile con dorma triangolare e rettangolare. Poi esistono modelli specifici di grandi dimensioni e aspiratore per levigare superfici impegnative.
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