Questo è un punto importante: lucidare il legno a specchio, ravvivarlo dopo una verniciatura di protezione e impermeabilizzazione e renderlo liscio al tatto. Bello da vedere e da toccare. È possibile questo risultato?
Certo. Grazie a una serie di prodotti e di attività puoi ottenere delle soluzioni interessanti per dare a mobili antichi una nuova vita. Non solo, anche se stai creando un tuo armadio o un bancone per lavorare in officina puoi verniciare il legno e lucidarlo. In modo da ottenere un prodotto finito, efficace, piacevole.
Ma è così facile ravvivare il legno? Basta un po’ di olio o devi seguire delle tecniche specifiche? Valgono per tutti i tipi di legno? Ecco cosa devi sapere per lucidare, migliorare e ravvivare i tuoi manufatti migliori.
Come lucidare il legno dopo la verniciatura?
Iniziamo da una situazione tipica: hai appena terminato un progetto, hai costruito ad esempio un tavolino per il salotto. Lo hai verniciato al meglio, magari con un trasparente per ottenere l’effetto legno ed esaltare le caratteristiche dei nodi e delle venature. Una volta asciugata la vernice puoi procedere con una passata di cera specifica. In questo caso, se il legno è già stato trattato, basta procedere in questo modo:
- Passare uno strato sottile di olio o cera sul legno.
- Lasciare asciugare per circa mezz’ora.
- Procedere con un panno morbido per togliere il prodotto.
Puoi usare un tampone di ovatta per passare la cera e un panno morbido asciutto per toglierla. I movimenti devono essere circolari e poco incisivi, ma quello che fa la differenza per avere una buona lucidatura è la scelta del prodotto. Che deve essere di grande qualità ma anche dedicato a quest’operazione così delicata per i tuoi mobili.
Infatti c’è una grande differenza tra i prodotti detergenti, ce servono a pulire le superficie, e le cere per lucidare il legno. Tutto questo funziona bene per una lucidatura superficiale ma attenzione a legni particolari, come quelli tropicali e in particolar modo il teak: bisogna usare oli particolari e cere specifiche.
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Lucidare mobili antichi con la cera d’api
Non sempre la lucidatura del legno riguarda tavolini e armadi appena creati dalla tua mano esperta. Spesso in officina arriva qualche bel mobile antico da recuperare. Cambi una maniglia, sistemi un piede sghembo che traballa, poi arriva il momento di lucidare il tutto per ridare vita e lucentezza alla superficie.
Soprattutto quando non è necessario verniciare, la lucidatura dei mobili antichi diventa decisiva. Come procedere in questi casi? Bisogna acquistare e usare la cera d’api, nota anche come la cera del restauratore.
Questa soluzione è pensata proprio per i mobili antichi e va passata una volta l’anno per nutrire il legno, lucidarlo e preservarlo da tutto ciò che può rovinare la superficie. A differenza del normale olio per lucidare il legno, la cera d’api va passata e poi lasciata riposare per qualche giorno. Poi si toglie con un panno di cotone.
Attenzione, non di lana che lascia nei residui. Ricorda che esiste anche lo stucco a cera d’api che consente di sistemare piccoli graffi e fori: si acquista in forma di barrette da passare su una fonte di calore per far gocciolare la cera dove serve. Poi bisogna togliere gli eccessi e lucidare con un panno di cotone.
Cosa fare se il legno è opacizzato?
Anche in questo caso puoi utilizzare la cera d’api ma ci sono diversi prodotti che ti possono aiutare. La trementina oleosa, tratta dalle conifere, aiuta a eliminare il legno opaco e a dare una buona protezione da tutto ciò che potrebbe rovinarlo. Inoltre la cera di carnauba, estratta dalla palma, può essere utilizzata in combinazione con quella d’api per avere un risultato ancora più efficace. Se il legno è leggermente opacizzato, però, puoi usarla anche da sola. E ottenere comunque un buon risultato per lucidare a specchio.
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Lucidare il legno grezzo con la bagnatura
Una tecnica particolare quando si desidera lucidare e mantenere il legno grezzo è quella della bagnatura. Vale a dire il passaggio sulla superficie in questione di una spugna con acqua fredda. Questa combinazione, una volta asciugata l’acqua, permette al trattamento di sollevare le fibre di legno che tendono a rimanere nel legno anche con il passaggio di una levigatrice elettrica. A questo punto bisogna passare il turapori.
Questo un prodotto indispensabile per la lucidatura del legno perché consente in primo luogo di chiudere le imperfezioni. Poi mantiene rigide la peluria evidenziata dall’acqua fredda. Così con una leggera mano di carta vetrata fine puoi eliminare le imperfezioni del legno. Però attenzione a come passi il turapori: deve essere un liquido molto diluito da stendere con un tampone in grado di far entrare il prodotto al meglio nella cavità.
Dopo questo passaggio puoi procedere con verniciatura e lucidatura del legno con la già citata cera d’api. In questo modo puoi avere un risultato interessante in termini qualitativi dopo il passaggio dei vari prodotti per lucidare il legno a specchio. Secondo te qual è la soluzione migliore per un buon risultato?
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