Questo articolo è dedicato agli ultimi ritocchi effettuati nella realizzazione di una nuova stanza in cartongesso passo dopo passo. Negli articoli precedenti abbiamo affrontato tutti gli step utili:
- Progettazione
- Struttura in legno lamellare
- Pareti e contropareti in cartongesso
- Realizzazione controsoffitto in cartongesso
- Stuccatura pareti e controsoffitto in cartongesso
- Tutta la verità: Domande e risposte
- Posa del pavimento in PVC
Cliccando sulle voci dell’elenco puoi leggere gli articoli precedenti per capire il lavoro fatto finora e comprendere il resto di questo articolo. In questa puntata vediamo le ultime rifiniture.
Finiture della nuova stanza in cartongesso
Dopo tanto lavoro finalmente siamo agli sgoccioli nella realizzazione della nuova stanza all’interno del capannone del mio amico Matteo.
Dopo aver costruito la struttura in legno, le pareti in cartongesso, il controsoffitto, stuccato tutto e posato il pavimento in pvc flottante è il momento delle rifiniture.
In particolare all’interno di questo articolo vedremo:
- Parete in finti mattoni
- Finestre
- Scelta e installazione della porta
Come realizzare un rivestimento murario in finti mattoni
All’interno della stanza, che farà da ufficio, abbiamo deciso di dare uno stile particolare non solo negli arredi, ma anche con dei dettagli che saltino subito all’occhio.
Per questo ci è venuta l’idea di rivestire una delle pareti, quella che sarà alle spalle della scrivania, in finti mattoni rossi per dare un look industrial che richiamasse quello di un tipico loft newyorkese.
Il prodotto che abbiamo scelto per realizzare questo effetto sulla parete è un gres porcelanato 30×60 cm che imita in modo davvero molto realistico i classici mattoncini rossi.
Per la posa di questo prodotto ci siamo rivolti ancora a Saint-Gobain che ci ha consigliato di usare un prodotto particolare che fosse adatto all’ incollaggio sulla parete in cartongesso.
Infatti in questo caso non è corretto utilizzare un classico collante cementizio direttamente sul cartongesso, ma c’è bisogno di applicare sulla parete 2 mani a rullo di primer Weberprim FP15, a distanza di 24 ore l’una dall’altra.
Questo prodotto è consigliato dai tecnici di Saint-Gobain anche per il consolidamento dei massetti prima dell’incollaggio.
Dopo un’asciugatura di 2/3 ore della seconda mano possiamo incollare il gres sulla parete utilizzando il collante.
Nel nostro caso abbiamo usato la Webercol Ultragres 400, una colla molto pratica e confortevole perché non fa affaticare la mano in fase di lavorazione grazie alla sua fluidità e la consistenza tissotropica per le pareti verticali, come nel nostro caso.
Per quanto riguarda la stuccatura, visto che le mattonelle avevano un disegno a mattoncini con tanto di finta fuga color grigio cemento, abbiamo scelto uno stucco a colore: il Webercolor style; infatti questo prodotto ha un’ampia cartella colori all’interno di cui siamo riusciti a selezionare una sfumatura di grigio che fosse il più possibile vicina a quello presente sulle mattonelle.
In questo modo la stuccatura risulta meno evidente e la parete in finti mattoni appare più “realistica”.
Questo stucco è disponibile sia in sacchi grandi, per la posa di grandi metrature, che sacchi di dimensioni minori per piccoli interventi o lavori da hobbisti.
Come realizzare delle vetrate interne fai da te
Per la realizzazione delle 2 finestre della nostra nuova stanza abbiamo utilizzato del semplice abete da carpenteria così da abbattere i costi.
Quindi, dopo aver misurato con accuratezza le dimensioni dei vani, abbiamo piallato e tagliato le tavole e le abbiamo avvitate fra loro per creare i telai.
Con lo stesso materiale siamo andati a realizzare le cornici delle finestre incollate direttamente sul telaio.
Per coerenza con lo stile industrial dell’ufficio abbiamo spazzolato le cornici con una rusticatrice a rullo e verniciate di nero.
Oltre alla coerenza estetica però avevamo bisogno che le vetrate avessero una specifica caratteristica tecnica: isolare il più possibile l’ufficio dai rumori del capannone.
Proprio per questo motivo, su consiglio di Glass, società del gruppo Saint-Gobain, abbiamo optato per dei vetri particolari.
All’esterno della vetrata abbiamo un vetro STADIP Silence 33,2 con deposito selettivo planitherm infinity, il top di gamma per il mercato residenziale.
Anche all’interno abbiamo una lastra di STADIP Silence 33,2 e le due lastre sono separate fra loro da una canalina ad alto isolamento.
Scelta e installazione della porta per l’ufficio
Per quanto riguarda la porta della stanza abbiamo deciso, sin dall’inizio del progetto, di montarne una che fosse più larga del normale.
Infatti abbiamo predisposto fin da subito un vano per una porta da 90 cm di larghezza per consentire lo spostamento di scrivanie, stampanti 3D, laser e altri oggetti di grandi dimensioni.
Per vedere tutto quello di cui si parla in questo articolo e le varie lavorazioni guarda il video relativo sul mio canale YouTube.
Questo articolo è stato realizzato in collaborazione con Saint-Gobain. Ovvero azienda di riferimento nella produzione e distribuzione di materiali per la sicurezza e comfort abitativo, e con il sistema Gyproc.